Sicuramente il più noto, forse il più amato dei macchinari inventati da Joseph Pilates: il Reformer!
Avete mai riflettuto su cosa significhi questo nome?
Il verbo “reform” è definito dal dizionario Merriam-Webster come “to improve (someone or something) by removing or correcting faults, problems etc”, ovvero come l’azione di migliorare qualcuno o qualcosa rimuovendo o correggendo imperfezioni o problemi.
E’ chiaro dunque l’intento dietro al nome originale di questo macchinario: lo Universal Reformer nasce come alleato per riformare, migliorare, correggere universalmente i corpi di chiunque si fosse approcciato a questa disciplina. Come?
Innanzitutto, parliamo di come sia strutturato questo apparato: il Reformer è generalmente costituito da una struttura in legno, all’interno della quale è posizionato un carrello mobile.
Utilizza un sistema di molle di intensità regolabile che permettono di lavorare in maniera completa e personalizzata su tutta la muscolatura, e conferire maggiore dinamicità agli esercizi.
Macchinario estremamente versatile, può essere adattato a svariate esigenze e a corpi diversi non solo grazie alle molle, ma anche grazie a un poggiatesta regolabile, una barra di appoggio mobile e cinghie di lunghezza variabile.
Questo macchinario, inoltre, è strutturato in modo da fornire un feedback tattile costante: evidenzia facilmente disallineamenti e disarmonie.
Fornendo una traiettoria precisa al movimento e favorendo una posizione corretta nell’eseguirlo, porta a correggere più velocemente abitudini posturali errate.
Non avete mai provato l’ebbrezza di salire su un Reformer? Scriveteci: i nostri studi offrono lezioni su i grandi macchinari tutti i giorni dal lunedì al sabato. Vi aspettiamo!