Stretching statico: cos’è?

di: Valeria

tempo di lettura:

30 Aprile 2022

1 minuti

Per stretching statico si intende, come suggerisce il nome, un allungamento che non prevede movimento: le posizioni di stretch vengono mantenute senza movimenti bruschi o molleggi. 

Di fatto si va ad allungare il muscolo fino dove è possibile farlo senza avvertire dolore – arrivati a questa soglia si mantiene la posizione per 20-40 secondi

Questo tipo di stretch è particolarmente indicato per il defaticamento: permette di ridurre le possibili rigidità da post allenamento e i rischi di infortunio, migliora la nostra flessibilità generale, la circolazione del sangue e quindi i tempi di recupero. 

Cosa è importante ricordare quando si inizia a fare stretching?

  • Non andare oltre la soglia del dolore: lo stretch può essere fastidioso, ma non dovrebbe essere doloroso. Permetti al tuo muscolo di abituarsi gradualmente all’allungamento.
  • Non dimenticarti di respirare: il respiro aiuta ad alleviare tensioni, sia fisiche che mentali. Questo permette di rimanere più a lungo nello stretch, ossigena i muscoli e permette alle fibre muscolari di rilassarsi.
  • Muoviti lentamente: niente movimenti bruschi, molleggi o stretch esagerati! Raggiungi le posizioni di stretch con calma e gradualità.

Nei nostri corsi di pilates e yoga l’allungamento non manca mai! E tu, fai sempre stretch dopo un allenamento?

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