La Giornata Internazionale dello Yoga è stata istituita ufficialmente dall’ONU nel 2014 grazie alla spinta del governo indiano che durante la 69°edizione dell’Assemblea delle Nazioni Unite ne ha richiesto il riconoscimento ufficiale. Da quel momento oltre 170 paesi hanno promosso l’iniziativa e nel 2016 l’UNESCO ha deciso di inserirla nella lista dei patrimoni dell’Umanità.
Nel suo discorso all’Assemblea generale del 2014, il premier indiano Modi pronunciò le seguenti parole:
“Yoga embodies unity of mind and body; thought and action; restraint and fulfilment; harmony between man and nature; a holistic approach to health and well being,”
“Lo yoga significa unità di mente e corpo; pensiero e azione; dominio di sé e autorealizzazione; armonia tra uomo e natura; un approccio olistico tra salute e benessere”.
-Ma perché proprio il 21 Giugno?
Il 21 giugno è Dakshinayana, ovvero una porta che si affaccia verso la seconda metà dell’anno, ricorrenza ritenuta propizia per realizzare i buoni propositi, piantare i semi del cambiamento e purificare il corpo.
Inoltre, secondo la tradizione, pare che la divinità Shiva abbia scelto proprio il 21 Giugno per iniziare a trasmettere i suoi insegnamenti ad allievi e discepoli ed è quindi considerato il giorno di nascita della pratica yogica.
Il 21 Giugno è anche il solstizio d’estate, ovvero il giorno dell’anno in cui il sole raggiunge il punto più alto rispetto all’orizzonte con un conseguente aumento delle ore di luce.
Secondo quanto riportato nelle antiche scritture indiane venerare il sole e la luce, simboli d’immortalità, porterebbe prosperità e salute a corpo e mente.
In quest’occasione l’usanza è di praticare 108 saluti al sole per celebrare la luce che con la nuova stagione vince sul buio. È considerata un’esperienza profonda di purificazione del corpo e di apertura energetica, come per la natura, che si risveglia dal torpore dell’inverno anche per gli esseri umani la nuova stagione è portatrice di trasformazioni, di linfa vitale, di energia e vigore.